L’Acido Tartarico si presenta in forma cristallina, selezionato per granulometria, di colore bianco e di forte acidità al gusto.
Largamente diffuso in natura, è presente in molti frutti, libero o combinato con potassio, calcio o magnesio. Osservato in antichità come sale o acido di potassio trovato depositato come crosta cristallina fine durante la fermentazione dei mosti d’uva o di tamarindo e definito faecula (piccolo lievito) dai Romani ottiene l’attuale denominazione derivante dalla parola tartarus (tartaro) di origine medievale ed alchemica.
Secoli di diffuso utilizzo testimoniano le sicure proprietà dell’Acido Tartarico, confermate universalmente nelle relative legislazioni alimentari.
La WHO/FAO attraverso la Joint Expert Committee on Food Additives (JECFA 1977-1983-1990) ha approvato la DGA (Dose Giornaliera Accettabile) di gruppo di 30 mg/kg di peso corporeo per il Tartarico L(+) mentre sono vietate le forme D e DL di origine sintetica e non naturale.
Estratto secondi i requisiti 100% biobased carbon dai sottoprodotti della lavorazione dell’uva.
L’acido tartarico prodotto da Caviro Extra è di origine naturale e proviene dalla lavorazione dei sottoprodotti della vinificazione mediante processi chimico fisici di trasformazione e purificazione.
L’Acido Tartarico prodotto da Caviro Extra viene confezionato in sacchi da 25 kg. In alternativa su richiesta viene confezionato in big bags con peso da 500 a 1250 kg. I sacchi o il big bag sono palettizzati e ricoperti da polietilene termoretraibile.
L’Acido Tartarico della Caviro Extra è chimicamente stabile ma altamente igroscopico pertanto si raccomanda la conservazione in luoghi asciutti, a temperatura costante e di mantenere l’imballaggio integro il più a lungo possibile.
Acidificante, antiossidante, esaltatore e stabilizzatore di sapore, complessante e sequestrante di metalli. Settori di applicazione: alimentare, farmaceutico e cosmetico, industria chimica ed edile.
L’Acido Tartarico non è incluso nella lista CEE/ONU delle sostanze pericolose. La sua acidità richiede però che l’utilizzatore eviti il contatto con occhi e pelle, l’inalazione e l’ingestione. Piccoli spruzzi possono essere lavati con abbondante acqua corrente.
Il tartrato di calcio, esattamente L+tartrato di calcio, è un sottoprodotto dell'industria del vino, ricavato dalle fecce di fermentazione. È il sale di calcio dell'acido L-tartarico, un acido naturalmente presente nell'uva.
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