Liquefazione biometano

Grazie al nuovo impianto di liquefazione di biometano (BioLNG), costruito in partnership con Ham Italia, il biometano di Caviro Extra, fino ad ora prodotto in forma gassosa, viene liquefatto e diventa una valida soluzione per la decarbonizzazione del trasporto pesante.

Maggiori informazioni

Il nuovo impianto per la produzione di biometano liquido (denominato anche BioLNG), realizzato in collaborazione con la società Ham Italia, attraverso un processo di liquefazione criogenica a -150°C, permette di portare il biometano avanzato di Caviro Extra allo stato liquido.

Il biometano ottenuto dagli scarti e dai reflui della filiera agroalimentare attraverso il processo di biodigestione anaerobica e la successiva fase di upgrading biogas, diventa così BioLNG e costituisce una soluzione concreta per la decarbonizzazione del trasporto pesante.

L’impianto ha una capacità produttiva di quasi 9.000 tonnellate annue di biometano liquefatto, l’equivalente di 20 milioni di chilometri di percorrenza di mezzi pesanti.

Potenzialità

Parametro Valore medio
Biometano gas in 1.600 Nm³/h
Biometano liquido out 27 ton/day
Produzione max 8.900 ton/anno, equivalenti a 12.000.000 Nm³/a
Capacità stoccaggio LNG 49,2 ton

Tecnologia

  • Purificazione con rimozione CO2 (assorbimento selettivo in solvente) fino a 50 ppm residuali
  • Disidratazione spinta (assorbimento TEG) fino a 1 ppmH2O residuo
  • Ciclo criogenico chiuso a doppia compressione – espansione di gas inerte azoto (ciclo Brayton inverso)
  • Liquefazione Biometano in Cold Box
  • Stoccaggio in serbatoio criogenico: -150°C a 2 barg
  • Misura e analisi all’ingresso del liquefattore e prima del carico in cisterna

Liquefazione – Cold Box

schema liquefazione coldbox
  • La liquefazione del biometano avviene mediante il raffreddamento in controcorrente in uno scambiatore di calore a piastre multicanale «cold-box»
  • Il fluido utilizzato per il raffreddamento è azoto inerte in ciclo chiuso, che raggiunge temperature criogeniche (-155°C) mediante compressione a 30 barg e successiva espansione in turbina a 4 barg
  • L’azoto è autoprodotto mediante filtrazione dell’aria ambiente in un modulo a membrane, al fine di ottenere un grado di purezza del 99,99% 
  • L’azoto viene impiegato, oltre che per il ciclo frigorifero, anche per mantenere flussata la camera di coibentazione con perlite attorno al cold-box e al serbatoio di stoccaggio del LNG

Realizzazione impianto

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Alessandro Nespeca

Alessandro Nespeca,
Referente Eco-Energia

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