Enomondo premiata per il continuo impegno nella produzione di compost di qualità

Lo scorso 26 settembre 2024, Enomondo è stata premiata dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC) durante l’evento celebrativo del 20° Anniversario del Marchio Compost di Qualità CIC. La cerimonia si è tenuta presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera, a Palazzo Grazioli, Roma, in concomitanza con la presentazione del quinto volume della collana Organic Biorecycling, intitolato “La filiera del biowaste che produce materia, energia e occupazione”, a cura di Massimo Centemero, Direttore Generale del CIC, con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli e Alberto Confalonieri.

Durante l’evento si è ribadita l’importanza cruciale della filiera del biowaste per la produzione sostenibile di materiali ed energia, sottolineando il contributo di questo settore alla creazione di nuovi posti di lavoro “green” in Italia. è stata posta particolare attenzione sulla necessità di impegno costante per il miglioramento della gestione dei rifiuti organici e la garanzia di un futuro più sostenibile.

Al termine dell’evento, il CIC ha voluto rendere omaggio alle aziende che, venti anni fa, hanno creduto nel valore del Marchio Compost di Qualità e che da allora hanno costantemente garantito la conformità ai requisiti del Regolamento. Tra queste, Enomondo è stata riconosciuta come una delle prime aziende ad aderire al Marchio e a impegnarsi per mantenere elevati standard di qualità nella produzione di compost.

Un impegno che dura da quasi 30 anni quello del Gruppo Caviro nella produzione di compost a partire dagli scarti della lavorazione dell’uva e della filiera agroalimentare. Il primo impianto per la produzione di Ammendante Compostato Misto fu inaugurato nel 1995 da Caviro e successivamente confluì in Enomondo nel 2011.  Nel 2012, l’azienda ha ampliato la propria produzione con l’Ammendante Compostato Verde e, più recentemente, nel 2022, ha inaugurato un nuovo impianto dedicato alla produzione di Ammendante Compostato da scarti della Filiera Agroalimentare. Alla base di tutte e tre le linee di produzione, vi è sempre stata un’unica esigenza: il recupero e la valorizzazione degli scarti.